Occhio ai rimborsi “extra-large” sul 730: i controlli del Fisco

Quando arriva il momento di fare la dichiarazione dei redditi con il modello 730, molti contribuenti sperano in un rimborso consistente. Ma attenzione: un importo troppo alto rispetto alla media può far scattare i controlli dell’Agenzia delle Entrate.

Il Fisco, infatti, utilizza un sistema di verifica automatica (la cosiddetta “analisi del rischio”) per individuare i casi anomali. Se il rimborso richiesto risulta particolarmente elevato o “fuori scala” rispetto ai dati abituali, l’Agenzia può sospendere l’erogazione e avviare controlli più approfonditi.


Come funziona il controllo sui rimborsi 730

In pratica, l’Agenzia delle Entrate confronta le informazioni presenti nella dichiarazione con quelle in suo possesso (banche dati, certificazioni uniche, spese detraibili). Se emergono incongruenze, oppure se il rimborso è giudicato “non coerente”, la liquidazione viene bloccata in attesa di ulteriori verifiche.

Il contribuente potrebbe essere invitato a fornire documentazione aggiuntiva per dimostrare la correttezza dei dati inseriti.


Quando scatta la sospensione

La legge consente all’Agenzia di sospendere fino a 4 mesi i rimborsi 730 ritenuti a rischio, in modo da poter eseguire i controlli. Questo può succedere, ad esempio, in caso di:

✅ Detrazioni o oneri molto elevati rispetto al reddito dichiarato
✅ Spese mediche o bonus “sospetti” o non coerenti
✅ Redditi dichiarati non in linea con le certificazioni


Come comportarsi

Per evitare problemi, è sempre bene:
✔️ Conservare tutta la documentazione delle spese detraibili o deducibili
✔️ Verificare attentamente i dati inseriti nella dichiarazione
✔️ Farsi assistere da professionisti qualificati

Il CAF LABOR è a disposizione per aiutarti a compilare il modello 730 in modo corretto, evitando errori e contestazioni.


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