IMU 2025: coniugi residenti in case diverse e comodati d’uso, come orientarsi tra le regole

Ogni anno l’IMU (Imposta Municipale Propria) presenta situazioni complesse che mettono in difficoltà molti contribuenti, soprattutto quando si tratta di coniugi con residenze diverse o di immobili concessi in comodato d’uso gratuito. Con l’acconto IMU 2025 in scadenza il 17 giugno, è bene fare chiarezza per evitare errori e sanzioni.

Coniugi con residenze diverse: si paga o no?

Secondo la normativa attuale, se i coniugi hanno stabilito la residenza in due abitazioni differenti, entrambe nello stesso Comune o in Comuni diversi, l’esenzione IMU sull’abitazione principale può essere applicata a un solo immobile.

💡 Attenzione: la Corte Costituzionale ha confermato che non è possibile applicare l’esenzione a entrambe le case, anche se i due coniugi sono effettivamente residenti in immobili diversi.
👉 Questo significa che una delle due abitazioni sarà soggetta a IMU come “seconda casa”.

Comodato d’uso tra genitori e figli: agevolazioni con regole precise

Concedere un immobile in comodato gratuito a un familiare – ad esempio un genitore che cede la casa al figlio – può dare diritto a una riduzione del 50% dell’IMU, ma solo se vengono rispettati tutti i requisiti previsti dalla legge:

✔️ Il contratto deve essere registrato all’Agenzia delle Entrate
✔️ Il comodante (proprietario) deve risiedere nello stesso Comune dove si trova l’immobile concesso
✔️ L’immobile deve essere utilizzato come abitazione principale dal comodatario
✔️ Il proprietario non deve possedere altri immobili abitativi, ad eccezione della propria abitazione principale

📌 Se anche uno solo di questi requisiti manca, l’agevolazione non si applica e l’IMU va pagata per intero.

Serve aiuto? CAF LABOR è con te

I casi particolari come questi richiedono attenzione e competenza: basta un dettaglio trascurato per incorrere in pagamenti non dovuti o in sanzioni.

I nostri operatori sono pronti ad aiutarti a:

  • Verificare la tua posizione IMU
  • Calcolare l’imposta corretta
  • Compilare e inviare il modello F24
  • Richiedere eventuali agevolazioni

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